L'architettura degli anni di ricostruzione successivi all'ultima guerra e al successivo boom economico ha riempito le strade delle città italiane con una serie di edifici anonimi, apparentemente simili tra loro ma privi di qualsiasi omogeneità architettonica reale.
Ne è risultato un paesaggio urbano privo di valori estetici e la città di Trento non è stata certo un'eccezione; tuttavia, di recente, un intervento di adeguamento energetico ha consentito di creare, con pochi mezzi, un elemento di rottura che ha ravvivato l'intera atmosfera del quartiere.
Un anonimo condominio è stato trasformato in un omaggio al celebre pittore olandese Piet Mondrian, fondatore del Neoplasticismo, un movimento d'avanguardia che, dopo la prima guerra mondiale, cercò di trovare una nuova forma espressiva per colmare il vuoto lasciato, anche sul piano culturale e artistico, dalle macerie del conflitto.
Le sue opere sono caratterizzate da un assoluto rigore geometrico e dall'uso esclusivo dei colori primari. Gli schemi delle opere grafico-pittoriche di Mondrian sono stati riprodotti sulla facciata di un condominio di sette piani, su progetto dell'ingegnere Mario Sorrentino e con la consulenza artistica dell'esperta Angela Stefania Lobascio.
Personalmente, ritengo che l'operazione sia meritevole e ben riuscita!
Lascio alle immagini il giudizio."
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